‘Avviare un sito glamping in Bosnia? Alla sola idea, amici ed esperti avevano decretato che Denis e sua moglie Maja avessero perso il senno. Introdurre un concetto di vacanza sconosciuto in Bosnia alla vigilia di una pandemia non sembra l’idea migliore, a primo impatto. Tuttavia, questi pionieri hanno trasformato un sogno in una storia di successo. Volete cambiare le carte in tavola nel campo del glamping? Sfruttate al meglio questo business case.
Le parole turismo e Bosnia possono non sembrare un’accoppiata vincente. Tuttavia, la Bosnia è una destinazione emergente nei Balcani. Nel 2019, 1.990.451 turisti hanno visitato la Bosnia ed Erzegovina: un aumento del 23,6%. E indovinate? Il 74,4% dei turisti sono stranieri. La stragrande maggioranza di essi soggiorna in case vacanza e preferisce la natura alla città. Da questa prospettiva, il glamping non sembra un’idea così cattiva, in fin dei conti.
Come ci hanno pensato? La storia è iniziata con il ristorante della famiglia Manjušak presso il lago Blanica. Questa laguna blu, a 70 km da Sarajevo e a 60 km da Mostar, è una meta popolare di vacanza in Bosnia. Per via della crescente domanda di alloggi vicino al lago, i Manjušak hanno deciso di investire in piccole strutture ricettive. Quello che è iniziato come un esperimento si è rivelato un grande successo!
Il glamping può essere solo all’inizio in Bosnia, ma nei paesi vicini come la Croazia da tempo non è più un tipo di vacanza di nicchia. Soprattutto, il concetto del glamping si adatta alla perfezione all’ambiente e ai paesaggi collinari. Sei tende safari oggi guardano le acque turchesi del lago: semplicemente idilliaco! In questo ambiente, l’unione di lusso e campeggio è l’ideale per entrare in contatto con la natura.
Maja: “L’idea iniziale era quella di installare case mobili sulle colline intorno al lago. Tuttavia, le case vacanza non si adattano bene al paesaggio. Inoltre, il terreno ripido non si presta a mezzi di costruzione pesanti. Le tende glamping, invece, sono più facili da trasportare e installare. Così, in breve tempo abbiamo preso la decisione di acquistare tende safari”.
”Abbiamo scelto tende glamping perché si adattano perfettamente al paesaggio e sono più pratiche da installare su un terreno scosceso delle case mobili”
Denis, Proprietario di
glamping Bagrem – Bosnia
La passione per l’ospitalità è un conto, le conoscenze sul glamping sono un altro. Per fortuna, YALA è proprio specializzata in questo. Come architetto, Janica ha molte competenze rispetto a costruzione e materiali. Maja: “All’inizio di quest’avventura abbiamo visitato showroom di vari fornitori. Per via della qualità dei materiali e della solida reputazione del marchio, abbiamo scelto YALA come nostro partner. Ovviamente dipende tutto dal futuro, ma se continua ad andar bene, speriamo di espandere la nostra attività glamping l’anno prossimo”.
Sfide durante il processo? Come detto, l’idea non è stata subito accolta con entusiasmo dagli amici e dall’ufficio turistico. Dopo aver letto il business case, in cui era citato anche il ROI atteso, però, si sono convinti tutti. In un tempo record di sei mesi, le tende safari sono state acquistate e sono stati concessi i permessi. Per risparmiare, Denis ha deciso di farsi carico del trasporto e dell’assemblaggio, cosa non semplice.
Gli artigiani locali e la famiglia hanno fatto il possibile per rendere il glamping realtà. Le tende safari sono state personalizzate con una terrazza più grande e interni ad hoc: uno dei vantaggi dei prodotti di YALA. Appena prima dell’apertura della stagione 2021, Bagrem era pronto. Denis: “Tutti si sono messi all’opera per completare il lavoro in tempo. È stata una corsa contro il tempo, ma con gli essenziali consigli dell’agente di YALA, Tom, ce l’abbiamo fatta”.
Quali erano le aspettative? Questo progetto è iniziato come una prova in tempo di Covid, senza troppe aspettative. Il turismo è crollato, il che ha reso difficile localizzare e sollecitare il giusto pubblico. In parte grazie ai consigli di marketing di YALA, siamo riusciti a raggiungere i giusti gruppi target attraverso i social media. La nostra esperienza di glamping con il fattore “wow” ha funzionato come un magnete, e presto le richieste hanno iniziato a fioccare. Per via dell’alto tasso di occupazione e della capacità ridotta, si è persino deciso di prolungare la stagione di alcuni mesi. Denis: “Rendere felici i nostri ospiti è la cosa che più ci sprona e che ci ha dato molto più che solo fatturato”.
”Consigliamo YALA come partner per la qualità dei materiali e per la solida reputazione del marchio”.
Denis, Proprietario di
glamping Bagrem – Bosnia
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Gli insegnamenti? Mettere su un glamping richiede coraggio, impegno e creatività. Soprattutto in periodi difficili, come durante una pandemia. In questo caso, però, Bagrem ha trasformato uno svantaggio in un vantaggio: tutto sta nel vedere le cose da un altro punto di vista. Il Covid ha dato una spinta alla moda del glamping e, secondo le previsioni, questa tendenza al rialzo proseguirà nei prossimi cinque anni. È, quindi, un momento ideale per investire.
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